Tra sogno e realtà?
Inizio a raccogliere le idee, per lavorare in parallelo con Luca sul tema del sogno – e poi, vedrete, del rapporto tra sogno e veglia, finzione e realtà.
Accostiamoci al tema leggendo due tra i più celebri sogni dell’antichità: il sogno di Penelope nell’Odissea (con il celebre riferimento alle "porte dei sogni"), e quello di Socrate nel Critone platonico.
[Nell’immagine: Francesco Primaticcio, Ulisse e Penelope, 1563 circa.]
Commenti
Commento da pm
Data: 5 ottobre 2008, 13:12
Dietro richiesta di Martina, qualche chiarimento sul brano dal Critone: Socrate non fu giustiziato subito perché il giorno prima del giudizio era partita la nave sacra per le feste Delie, e nessuna condanna a morte poteva essere eseguita prima del ritorno della nave da Delo (isola sacra ad Apollo, che dava il nome alla “lega delio-attica” comandata da Atene). La nave rientrò circa un mese dopo. Nel frattempo Socrate aveva atteso in carcere dove, l’ultimo giorno, si rifiutò di fuggire (sembra che alcuni suoi amici fossero riusciti a corrompere il carceriere). Giunta l’ora, al tramonto, dinanzi agli amici in lacrime, Socrate bevve serenamente la cicuta. La terra Ftia (Phthia) si trova nella Grecia settentrionale… come dire, so che il giorno è venuto e sto per partire per un “lungo viaggio”, il viaggio nell’Ade.
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